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Restano sopite dentro di noi, le pagine più intime della nostra storia.
Rimangono scritte senza essere lette, le parole che sfuggono agli occhi ma che persistono nel cuore. Nonostante il tempo deforme, continuano a vivere dentro di noi.
Il mio inchiostro è il profumo, liquido effimero dell’eterno ricordo, le mie pagine sono la mia pelle, punto di contatto, membrana del sentire. Mi trasformo, sono il diario di me stesso, il custode della mia storia. Estratti di profumo che celebrano la materia prima, la amplificano e donano splendore alle pagine remote della nostra memoria emozionale. “Non ho più bisogno di camminare su strade di pietra, quanto di percorrere i sentieri del mio essere.”
Il bosco si chiude su di me, sussurra il suo respiro fra i suoi rami e mi nasconde dal sole. Il cielo si copre di legno e resine, diventa impenetrabile scudo che mi protegge e mi separa dal mondo. Esiste un luogo di riparo, al civico di un inidirizzo sconosciuto, sospeso nell’infinito.
Una porta verso il sicuro e il compreso splalancata su una terra senza tempesta, una landa di rinascita. Il tempo deforma lo spazio e la materia ma tu resti intatto, resisti incolume perché sei eterno rifugio delle memorie immortali.
L’apertura speziata di pepe nero rivela immediatamente una mistica atmosfera ardente ricreata attraverso una miscela di resina di pino, incenso, mirra e opoponax.
La struttura affumicata e oscura della base è rappresentata dal cuoio e dal Cypriol Nagarmotha.
NOTE OLFATTIVE: Bergamotto, Foglie di Cedro, Pepe nero, Mirra, Incenso, Opoponax, Eliotropio, Resina di Pino, Cuoio, Cipriolo, Sandalo
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